lunedì 6 dicembre 2010

Fa troppo freddo per qualsiasi cosa

Ho scritto poco e male.
Ho dormito poco e male.
Ho vissuto poco e male.
Ho mangiato poco e basta.
I capelli si stanno decolorando man mano
come quelli di Cremonini quando uscì dai Lunapop
Lounatica sta abbastanza bene.
Ha solo un pò di tosse per le troppe sigarette.
Il limbo è un posto abbastanza comodo
Com'è comodo non uscire di casa
per il freddo.

P.S Il fiore nella mia bocca è appassito.
Condoglianze

mercoledì 2 giugno 2010

29

2 Giugno 1981
"Muore il figlio unico della scuola Romana"
Urlavano i giornali di prima mattina.
Dopo ventinove anni ho un terribile senso di mancanza.
Nessuno potrà sostituirti ne essere tuo erede.

Ciao Rino.

domenica 16 maggio 2010

Evidentemente Baudelaire Non Ascolta La Mia Musica


Ascolta il disco

La musica scava il cielo. – Charles Baudelaire

Ironicamente Matteo Bergamin in arte Primaluce/Adius partendo da questo aforisma del celebre poeta simbolista intitola il suo demotape lasciando presagire influenze di grandi artisti dietro la sua musica e soprattutto un’amara auto-ironia. Evidenti infatti sono i riferimenti ai più grandi maestri della canzone italiana come Renato Zero, Rino Gaetano, Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, Piero Ciampi, Luigi Tenco da cui eredita il carisma, l’ironia, lo straniante realismo e la delicatezza che li hanno consacrati come mostri sacri della musica. “Evidentemente Baudelaire non ascolta la mia musica” è un disco spietato ed etereo, dolceamaro, dove si mischiano vaneggi, vicende autobiografiche e non e una solida base culturale sulla quale poggia per esempio “Fiore in Bocca” un’acuta e malinconica canzone ispirata dall’opera pirandelliana. L’isolamento della profonda tristezza della condizione dell’uomo/artista fragile ed incompreso è il tema centrale della canzone e piuttosto ricorrente nei testi del demotape. La claustrofobica sensazione di un ricordo assillante che tormenta è invece il nucleo attraverso cui si snoda “Via Saldini# 23” una ballata malinconica di un amore perduto nel tempo che si ostina a tornare nella mente. La delusione di un mondo privo di amore e il conseguente disinteresse per lo stesso sono i caratteri fondamentali de “L’uomo dagli occhi tristi” che illustra il cambiamento dell’animo umano davanti alla consapevolezza della sua condizione di profonda tristezza e solitudine. Infine l’essenza del disco può essere riassunta da “Uno Rosa e Un Difetto”, una canzone apparentemente allegra ma con una velata malinconia di base che caratterizza tutta l’opera di Primaluce/Adius e riassume con ironia indice di distacco tutte le tematiche citate in precedenza.
In conclusione “Evidentemente Baudelaire non ascolta la mia musica” si prefigura come una demotape vibrante e straniante, ricca di fiori maledetti coltivati dall’autore per lasciarsi ammaliare da un delicato quanto spietato cantautore emergente.

Rosa Coppola

lunedì 26 aprile 2010

Amy

Mi sono innamorato la prima volta di una cantante.
L'ho guardata negli occhi e ho detto:"E' meravigliosa!"
I miei canoni di bellezza non sono proprio comuni.
A me Charlize Theron non piace. Per esempio.
Ho ascoltato la sua voce.
Desiderato essere la sua sigaretta.
Invidiato i suoi capelli assurdi
Letto le parole delle canzoni.

Ma non c'ho fatto l'amore
Come un mio collega ha dichiarato.

mercoledì 21 aprile 2010

Non Mi Chiamo Asclepio

Chiariamo subito una cosa.
Io non mi chiamo Asclepio!
Per chi non lo sapesse
Egli era venerato in Grecia
Come il Dio Della Medicina.
Guariva I Malati.
In assenza di Gesù Cristo.
Poi ha perso il lavoro.
Comunque il punto non è questo
Il punto è:
Io non salvo le persone
Ne tantomeno le guarisco
Nessuno guarisce nessuno ormai.
Neanche i dottori

Asclepio torna
Ti vogliamo bene.

sabato 17 aprile 2010

Incubo

Mi sono svegliato urlando questa mattina.
Non c'era nessuno. Non ho dovuto dare spiegazioni.
Neanche a me stesso.
La mia ex ragazza si è messa con il mio batterista.
Così per rappresaglia.
Una storiaccia bruttissima.
Mi accusava di fare delle cover orrende
quando ho inziato a suonare.
Non ricordo bene. Ma voglio ricordare.
Dopo l'urlo probabilmente mi sono riaddormentato.
Per dodici millesimi di secondo.
Prima di essere svegliato da Benato.

venerdì 16 aprile 2010

Rettifica

La mia amica non è lesbica.
E' Bisessuale.

giovedì 15 aprile 2010

Scriverle Una Canzone

Lunatica come già scritto è una donna
Ma prima di tutto
E' UNA CANZONE.
La sequenza di accordi è questa:
Re-La-Fa#m-Sol
Re-La-Sim-Re
Visto che non sono un tecnico
E butto tutto sulle parole
Queste sono molto banali.
Qualche citazione a Tenco e via.
Ricorda molto "Ragazza Eroina" degli Zen Circus
Ma la loro è molto più bella.
Forse fa volutamente cagare (la mia intendiamoci).
Una mia amica l'ha dedicata alla sua innamorata
Si è lesbica. L'ha scoperto da poco.
E' stronza sia da etero che da lesbo.
Comunque il testo della canzone
Fa più o meno così:

Lievemente romantica/ossessiva da crisi epilettica
Sedici anni non tornano/lasciano il tempo ma non la pietà
E senti attorno agli occhi/il trucco pesante dell'indifferenza
Essere stronza ti piace/cambi casa persone opinioni perchè

Sei lunatica dentro i tuoi baci di ghiaccio avvelenati si sa
Colpisci forte ferisci/Amali estremi rimedi d'altri tempi ahh
Lunaticamente non cambia mai niente/neanche il colore dei capelli
Lunaticamente fingi di drogarti/per necessità

Scrivi frasi allo specchio/col rossetto rosso
Simil "vedrai che cambierà"/il tuo crollare in fondo è una lotta alla normalità
E se ti diranno di guardarti dentro/per coltivare il deserto che c'è
Tu non farlo mai perchè...

Sei lunatica dentro i tuoi baci di ghiaccio avvelenati si sa
Colpisci forte ferisci/Amali estremi rimedi d'altri tempi ahh
Lunaticamente non c'è una costante/nel tuo annegare nella crudeltà
Lunatica sente perso per sempre/il suono della sua vanità

Capire non è il tuo forte/Hai bisogno di niente
Semplicemente non contar su di me
Fai finta di dormire per sentire il temporale
Che arriva/sconvolge e poi se ne va

Sei un clichè come un'altro
Guardi il tuo riflesso/nel mare immenso dell'imbecillità
Croniche indecisioni/Lettere falsi addii
Da bere solo il Venerdì

Lunatica sei l'ombra che va per le strade corrote dell'anima
Lunatica colpisci forte il nulla e vincerai.

(Non ricordo i testi e Word non va per cui.. Amen)

Adius e Lunatica

Adius vive da solo in una casa modestamente piccola
Situata fra Verona (Residenza Effettiva)
E Bologna (Residenza ideologica Costante)
Non deve pagare l'affitto ogni mese
Non deve mangiare per sopravvivere
Non deve dormire per recuperare.
Deve scrivere per non morire.
Ha paura solo di una cosa: Il foglio bianco.
Mallarmè fu patologicamente simile ad Adius
Dato che sfiorò il suicidio per un "blocco" creativo.
Lunatica frequenta spesso Adius
E rubandosi le sigarette a vicenda
Sono diventati migliori amici.